NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

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DAVIDE LIBERO











LO SCHIFO NON HA FINE

 

Dopo "calciopoli" era lecito immaginarsi che forse qualcosa nel mondo corrotto del sistema-calcio potesse cambiare, che si potesse quantomeno ridare un pò di dignità a questo sport, vittima di giochi di potere e speculazioni, ma il classico colpo di spugna che tutela gli interessi dei padroni fece tramontare qualsiasi idea di rinnovamento.
Grazie alla sottomissione dei media venivano preparate precise mosse strategiche con l’intento di dissuadere l’opinione pubblica dagli indiscutibili scandali (che di fatto hanno decretato la morte di uno sport che non si limitava ad essere tale ma che invece era vissuto come una vera e propria cultura popolare) e con lo scopo di riservare "a chi comanda" una sorta di garantismo. Si agiva e del resto si continua a farlo con una mano molto ma molto leggera nei confronti di chi ha ingannato la passione di tanti tifosi (comunque quasi impassibili dinanzi certi scempi), la stessa mano che chissà perché(...) diventa pesante ogni qualvolta si parla di ultras, preoccupanti per i loro ideali (chi ancora li possiede) e contrari a tutta questa farsa.
Per questo, nonostante l’evidenza di certi comportamenti e di certi reati, si faceva quasi finta di niente e ciò non incoraggiava l’uscita di scena dei soliti personaggi, che con il calcio hanno solo guadagnato e che anche allo stato attuale, continuano a manovrare il giro di affari che investe l’ormai prodotto-calcio.
Il riciclo dei soliti papponi (Matarrese tanto per dirne uno) e le ipocrisie del mondo pallonaro avrebbero dovuto svegliare un po’ tutti quanti, ma al contrario si è verificato che solo pochi erano veramente gli interessati ad uno sport più vero e passionale, gli altri hanno preferito continuare a vivere le finte "emozioni" offerte dal calcio degli strozzini, sedotti da chi parla di cultura sportiva e stronzate varie ma che invece è il primo sostenitore di un piano esclusivamente speculativo che si basa sulla sponsorizzazione di leggi e decreti anti-costituzionali!!
Ma al peggio non c’è mai fine e le ultime intercettazioni ne sono la testimonianza. Personaggi come Moggi forti di quelle "amicizie" che contano, riescono a riemergere ed a riguadagnarsi quegli spazi utili a "pulirsi la faccia". Per mezzo di intrallazzi, ricatti e di un’azione mediatica premeditata deve recuperare la fiducia della gente ed è per questo che partecipa con insistenza a tante trasmissioni, recitando la parte da santo e del perseguitato per cercare di riottenere consensi.
Lui il suo "vizio" non l’ha mai perso, ancora gira tutto intorno alla sua persona, ancora presidenti, allenatori e giocatori sperano di trovare un alleato sicuro e lui li asseconda perché tutti gli saranno utili quando tornerà ufficialmente. I suoi interessi non sono mai stati messi in bilico e di fatto la squalifica che lo ha colpito non lo frena, è come se non ci fosse: continua a fare ciò che ha sempre fatto, continua a gestire calciatori, a decidere le sorti di quella società o di quel direttore sportivo, a manovrare i fili della marionetta-calcio.
Il suo potere è immenso e non limitato solamente al mondo sportivo: politici, rappresentanti delle forze dell’ordine, personaggi che hanno importanza, per questo non ci stupirà se lui e tanti altri soggetti immischiati in "calciopoli" riprenderanno definitivamente il timone del calcio (che in verità non hanno mai abbandonato).
Lo schifo non ha fine perché ancora una volta esso prevale su ragione e giustizia, in un sistema che è marcio, ormai incurabile ed alla mercè di papponi e truffatori.
Lo schifo non ha fine perché di fronte a questa situazione la stragrande maggioranza della gente ha preferito ignorare il tutto, senza dignità, accettando la trasformazione di uno sport in una macchina da soldi, anteponendo la bella giocata ed il risultato del campo alla trasparenza ed alla genuinità che merita la vera passione.

 

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