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Celtic-Rangers, il derby di Glasgow: guerra di religione che forse sarà vietato

 

Tre giocatori espulsi, otto ammoniti. Tra i tifosi 34 arresti Le autorità scozzesi pronte a non far più giocare la partita

 

LONDRA - Una follia che deve finire: dopo l'ennesimo Old Firm - il derby di Glasgow - ad alta tensione e violenza, fuori e dentro il rettangolo di gioco, non solo la Federcalcio ma anche le più alte autorità scozzesi ipotizzano drastici rimedi fino ad immaginare il divieto di disputa dello storico derby tra Celtic e Rangers. È questa la proposta shock del sindacato di polizia, che immancabilmente si vede costretto a fronteggiare la puntuale violenza che il derby da sempre scatena.
La rivalità stracittadina tra le due squadre di Glasgow ha profonde immplicazioni extra-sportive che sconfinano anche nella religione: da sempre i Rangers rappresentano la componente protestante della città, mentre i Celtic sono l'espressione della comunità cattolica. Un'identificazione che riguarda non solo i tifosi ma anche gli stessi giocatori: per anni i calciatori cattolici non hanno potuto indossare la maglia dei Rangers così come i protestanti quella dei Celtic.
E anche ieri sera, in occasione del replay per il quinto turno di Coppa di Scozia, al Celtic Park si è assistito al solito campionario di eccesso d'agonismo e intimidazione, colpi proibiti, risse.
Protagonisti in negativo i giocatori, con otto ammoniti e tre espulsi. Ma non solo. Al triplice fischio finale anche le panchine hanno sfiorato la rissa: dopo gli screzi durante la gara, Ally McCoist e Neil Lennon prima si sono insultati poi sono stati separati per evitare che il confronto verbale degenerasse.
Uno spettacolo desolante non meno che prevedibile, anche fuori dallo stadio, con 34 arresti per violenze e accuse di settarismo. Molti meno rispetto ai 229 fermi seguiti all'ultimo Old Firm, lo scorso 20 febbraio . Ma comunque troppi per non imbarazzare le autorità nazionali. «Le vergognose immagini che abbiamo visto in televisione non possono essere ignorate - il commemnto del Primo ministro scozzese Alex Salmond -. Il governo sarà felice di discutere con le forze di polizie tutte le misure necessarie per risolvere questo problema. Giocatori e allenatori non devono mai dimenticare che rappresentano anche la Scozia con le loro azioni».
Una censura inequivocabile alla gazzarra in cui hanno indugiato ieri Celtic e Rangers, che ora la polizia scozzese non vorrebbe più veder giocare a Glasgow. «Il livello di violenza che circonda queste partite non è più accettabile - la denuncia del Chief Constable Stephen House -. Bisogna intervenire. Magari si può pensare di far disputare il derby per due o tre volte a porte chiuse e vedere cosa succede». Una ferma condanna è arrivata anche dal presidente della Federcalcio scozzese, Les Gray, che non ha esitato a definire «vergognoso» il comportamento dei protagonisti dell'Old Firm sempre più versione O.K. Corral.