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Pace negli stadi

 

"La bandiera della pace nello stadio di Empoli non entra e il tifoso livornese indispettito se ne va via con lei. E' accaduto ieri sera prima del derby di serie B fra le due formazioni toscane. Applicando con una certa rigidità la direttiva sulle bandiere vietate negli spalti, steward e forze dell'ordine hanno intercettato un tifoso amaranto in possesso di un vessillo "arcolbaleno" oltretutto privo di asta. "Con quella bandiera non può entrare allo stadio" gli hanno detto nel prefiltraggio e lui ha deciso così di tornare a casa.
"Sono molto dispiaciuto. Avrei preferito entrare e veder perdere il Livorno 4-0 piuttosto che non poter entrare in uno stadio per questo motivo", ha raccontato oggi Emiliano Fanelli, 58 anni, che adesso annuncia di aspettare un parere di un legale per rivolgersi eventualmente al giudice di pace.
"La bandiera della pace - riferisce il tifoso amaranto - sventola su decine di municipi, non è un simbolo politico nè di odio razziale, non capisco perchè non può entrare in uno stadio come faccio sempre a Livorno, ma anche come ho fatto a Reggio Calabria".
I regolamenti sportivi vietano l'ingresso negli stadi a bandiere che non abbiano i colori sociali delle squadre in campo o che non siano di sponsor autorizzati. Tutto questo è mirato ad evitare che dalle gradinate siano mostrati simboli politici, ideologici e di natura simile. Ma nessuno ha mai fatto crociate contro l'ingresso della bandiera della pace.
"Quando mi sono voltato e me ne sono andato - racconta Fanelli - i poliziotti che mi avevano fermato erano sorpresi e mi hanno chiesto: 'Se ne va davvero?'". Fanelli ha ora contattato l'associazione per la pace di Livorno e l'Anpi per invitarli a fare "una lettera alla questura di Firenze" così da porre il problema.
Fanelli prima del controllo aveva detto che nella borsa aveva una bandiera del suo Livorno, una bandiera della pace e due kway. Tutto a posto, meno che la bandiera con i colori dell'arcobaleno. Ma anzichè lasciarla in deposito da qualche parte, il tifoso labronico ha preferito tornare indietro e rinunciare alla partita".