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Comunicato Comitato Popolare "Giù le mani dal Comunale" n.10

 

Il Comitato popolare "Giù le mani dal Comunale", in seguito al grave ed inaccettabile comportamento tenuto dall’amministrazione comunale in questi mesi, ha preso atto con grande rammarico della insensibilità istituzionale manifestata dal sindaco in primis, il quale ha ritenuto immotivatamente di non indire il referendum legittimamente richiesto da 5.000 residenti del Comune di Teramo nel termine previsto dallo Statuto comunale.

Il sindaco non si è mai degnato di rispondere al Comitato o di presenziare ad una delle manifestazioni pubbliche indette sull'argomento ed alle quali pure era stato invitato.

Basterebbe questo per stigmatizzare sia politicamente che a livello di educazione personale l'operato omissivo del primo cittadino.

Ma ancora più grave è stato l’ostruzionismo messo in campo contro una legittima richiesta di libera espressione popolare di grande rilievo da parte di una politica sempre più volta a tutelare gli interessi di privati e girare le spalle a quelli della collettività.

Ed è di questo che il sindaco e l’intera amministrazione dovranno rispondere alla cittadinanza tutta.

Tuttavia il Comitato – al fine di tutelare le ragioni di tutti i cittadini che sostengono il referendum – ha deciso di rivolgersi ad un esperto legale amministrativista.

Per effetto di ciò, si rende noto che in data 08.06.2010 è stato notificato al sindaco Brucchi apposito ricorso al TAR Abruzzo contro il silenzio serbato dallo stesso nella procedura referendaria.

E‘ paradossale dover chiedere giustizia ai tribunali per ottenere ciò che il sindaco stesso dovrebbe garantire e tutelare, ma contro il muro di gomma innalzato dall'amministrazione comunale, siamo costretti a percorrere anche tale via.

Convinti di rivendicare inviolabili diritti della collettività, invitiamo tutti i Teramani a stringersi attorno a questa sacrosanta battaglia, che rifiuta la svendita di un patrimonio della città in nome di logiche d’interessi personali.

 

Comitato popolare “Giù le mani dal Comunale“