NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











GIU’ LE MANI DAL COMUNALE!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°107

 

L’avevamo pronosticato, sapevamo che alla fine il subdolo gioco del degrado avrebbe dato ai poteri forti di questa citta’ l’occasione di cavalcare un nuovo affare. Il loro “programmatico disinteresse” ha lasciato un pezzo di storia a marcire, privato della piu’ basilare manutenzione con la volonta’ di giungere a una situazione tale da giustificare ogni mossa futura e cosi’ l’abbonimento di quella fetta di popolazione, che come noi vedeva in quella struttura una reale utilita’ alla collettivita’. Abbiamo permesso tutti come citta’ questo stato di cose, non abbiamo avuto la lungimiranza di tornare a dare vita a quello spazio. Solo interventi di pochi che di volta in volta si sono corciati le maniche, per rendere il piu’ dignitoso possibile quell’impianto, le societa’ che utilizzano il campo che con i propri sforzi si sono dovuti garantire quello che altrove veniva garantito dal Comune, le persone che hanno continuato a pensare sempre all’importanza che quell’impianto rappresenta per la citta’. E adesso? Un progetto che lascia la Curva come un contentino, nella speranza che non rompiamo troppo i coglioni, il progetto del polo scolastico che mette si in evidenza un’esigenza che questa citta’ ha, ma che ci fa davvero riflettere su quante aree potevano essere recuperate, sulle quali probabilmente ci sara’, nel silenzio piu’ totale, il solito gioco speculativo. Dopo che per sette anni nessuno, noi compresi, e’ stato in grado di arginare quel “programmatico disinteresse”, continuando a parlare di utilita’ rischiamo di offendere la nostra intelligenza. Pensavamo ingenuamente che una volta salvaguardato da quella che i fatti hanno dimostrato essere una speculazione, un bene pubblico meritasse l’interesse di chi amministra il bene pubblico. Oggi sappiamo che non e’ cosi’. Oggi sappiamo, negli anni abbiamo continuato a denunciarlo, che un “programmatico disinteresse” avrebbe dato a tal signori lo stesso risultato. Consapevoli di cio’ sappiamo bene di non avere dalla nostra nessuna logica urbana o strutturale, in questo momento contiamo solo su chi continua a vedere in quell’impianto un luogo imprescindibile per la nostra storia, ma se qualcuno pensa di abbattere la nostra storia senza che gli fischino le orecchie ha fatto i conti senza l’oste.