NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

laboratoridirepressione

SPEZIALELIBERO

DAVIDE LIBERO











15 CONDANNE, 9 DIFFIDE: LA LORO REPRESSIONE, LE NOSTRE CONVINZIONI!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°14

 

Le ultime due settimane, per noi, sono state contraddistinte, tanto per cambiare, da una bella tornata repressiva. Ma andiamo per ordine e partiamo con le quindici condanne di primo grado che ci sono state comminate il 5 Aprile scorso dal Tribunale di Teramo. I fatti che ci vedono imputati si riferiscono al gennaio 2010, quando, piuttosto che rimanere silenti di fronte all’ennesimo scempio che si voleva perpetrare ai danni della città, da parte di una classe politica che per decenni, a Teramo, ha fatto della gestione del bene pubblico il proprio tornaconto e profitto privato, decidemmo che era arrivato il momento di ribellarci, ancor di più se ad essere messo in pericolo, in questo caso, era il nostro tempio, lo Stadio Comunale. A tre anni da quella nostra presenza che ci vide protagonisti in consiglio comunale con la nostra sacrosanta protesta, per la quale ci furono addebitati i “reati” d’interruzione di pubblico servizio e presunte aggressioni verbali a sindaco e giunta ai quali, al contrario, con le nostre legittime rimostranze facevamo notare che quello che in realtà questi signori avevano previsto sull’area del glorioso Comunale altro non era se non un mero progetto speculativo, sono arrivate, puntuali, le sentenze. La storia di quel “progetto faraonico” sapete tutti come è finita: il tribunale di Ascoli Piceno ha bloccato l’iter avviato e difeso a spada tratta da questi politicanti perché la ditta che aveva vinto la gara d’appalto era in odore di mafia! Quello stesso progetto, dal quale non si poteva più tornare indietro, come il sindaco e gli assessori avevano sentenziato quel giorno di tre anni fa, quel progetto sul quale, se non portato a termine, si sarebbero pagate penali salatissime a carico di tutti i contribuenti, sulle quali nessuno voleva prendersi la responsabilità, continuavano ad asserire gli stessi, quel progetto che è svanito come una bolla di sapone perché altro non era se non un’enorme operazione di riciclaggio di denaro sporco!! A noi, dunque, quindici condanne, mentre i responsabili di queste menzogne continuano a sedere sulle loro poltrone, fiancheggiati come sono, dal “canile” di Viale Bovio, dove i “cani da guardia”, appunto, vengono addestrati ad obbedire ai padroni con un operato certosino e maniacale e, per completare l’opera, da quattro pennivendoli dalla memoria corta che tengono buono il resto del gregge, ricordando a tutti che il diritto di cronaca va sciorinato come “mestiere libero” solo quando quest’ultimo non dà fastidio a chi detiene lo scettro del potere.
Nell’ultima settimana, tanto per non farci mancare niente, sono arrivate anche nove diffide che riguardano i fatti accaduti prima di Teramo – Chieti, cosicché, da oggi, saremo ancora di meno in curva, ma, almeno in questo caso, si è fatto quello che andava fatto e non ce ne pentiamo minimamente. Orgogliosamente rivendichiamo le nostre azioni, frutto del nostro intaccabile pensiero e ribadiamo a testa alta d’essere fieri di ciò che siamo!

 

ESPRIMIAMO TUTTA LA NOSTRA VICINANZA AI RAGAZZI DIFFIDATI QUESTA SETTIMANA!
CERTI DI RITROVARCI ANCORA TUTTI IN CURVA, CON LA NOSTRA VOCE ED I NOSTRI IDEALI!
AVANTI ULTRAS!!!