NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

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DAVIDE LIBERO











OLTRE IL RISULTATO… RESISTI TIFOSO NON TESSERATO!

 

TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°17

 

Fa piacere respirare, in questi giorni, un ritrovato entusiasmo intorno ai nostri magici colori. Tuttavia chi, come noi, non si è mai lasciato condizionare dai risultati, ma vive concretamente l’amore per questa maglia e difende, tra mille sacrifici, i valori dettati dal nostro essere Ultras, non può non invitare tutti a riflettere e, soprattutto, a non sperperare quanto di buono la nostra tifoseria ha fatto in questa stagione.
Crediamo, infatti, che le "zero tessere" della stagione in corso registrate in Curva, non sono frutto del caso, ma dell’intelligenza che la gente di Teramo, quella vera, che vive in modo spontaneo e genuino la passione per il Diavolo, ha dimostrato di fronte ad uno strumento becero ed inutile, figlio di una repressione spietata e volta a distruggere il nostro mondo e le nostre emozioni.
Ribadiamo, con forza e convinzione, che non scenderemo mai a compromessi con chi vorrebbe decretare la fine della nostra passione, la fine del calcio come lo intendiamo noi, né accetteremo in nessun caso disposizioni assurde e cervellotiche che hanno l’unico fine di annientare il nostro modo di essere.
Ognuno può, ovviamente, fare le proprie valutazioni del caso, ma l’invito, che fermamente rinnoviamo, è a non tesserarsi, anche se la voglia di seguire la squadra in questo momento può essere tanta: è in gioco la nostra dignità di ultras, di tifosi ma, soprattutto, di uomini liberi.
Durante l’arco del campionato abbiamo potuto saggiare sulla nostra pelle gli effetti devastanti che l’introduzione della tessera ha portato: siamo partiti, seppur in pochi, macinando chilometri con la consapevolezza che non saremmo mai entrati, accolti spesso come ospiti indesiderati, rinchiusi in recinti fuori dagli stadi. Abbiamo amaramente constatato di non poter andare avanti se non accettando di vedere i nostri sacrosanti diritti calpestati, prendendo, infine, la durissima decisione di non continuare ad andare in trasferta, almeno fino a quando non riusciremo a garantire di mantenere intatta la nostra dignità.
Per quanto ci riguarda le motivazioni che ci hanno indotto ad assumere questo comportamento, ad oggi, non sono cambiate ed è per questo che, anche ad Aprilia, noi non ci saremo.
Ci auguriamo che questa nostra dolorosa ma necessaria scelta sia rispettata e condivisa dal resto della piazza, convinti come siamo, di non dover rendere conto a nessuno in quanto ad attaccamento a questa città ed ai nostri colori.

 

Domenica 2 giugno, pertanto, in concomitanza con la partita di Aprilia, organizzeremo una giornata al glorioso Stadio Comunale, con l’intento di pulire e dare nuovo decoro al nostro Stadio e per fare in modo di vivere realmente una giornata di aggregazione lontano dallo schifo a cui vorrebbero costringerci.

INVITIAMO TUTTI COLORO CHE APPOGGIANO LA NOSTRA LOTTA E SI RICONOSCONO NEI NOSTRI STESSI VALORI, AD ESSERE PRESENTI INSIEME A NOI, NEL NOSTRO COMUNALE, PER CONTINUARE A VIVERE CON ORGOGLIO E PASSIONE L’INCROLLABILE E CENTENARIA FEDE PER IL TERAMO CALCIO 1913.