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Sconti in banca con la Tessera del Tifoso, ma gli ultrà viola non ci stanno

 

Riportiamo un articolo tratto firenzetoday.it, ripreso e commentato su sportpeople.net.

 

Se non me ne frega una beneamata del calcio ma per sto per contrarre un mutuo con una banca e mi proponessero condizioni favorevoli in cambio di una semplicissima adesione ad una carta ricaricabile, che potrò anche non usare mai, che faccio rifiuto? Detto questo, o i giornalisti facciano due conticini e si chiedano quanto farlocchi siano i dati del Ministero, oppure ce lo dica direttamente Maroni con un po' di onestà. Ecco come la tessera combatterebbe la violenza: alimentando le banche...

 

Non utilizziamo la tessera del tifoso per godere di agevolazioni in banca. E’ la risposta, senza equivoci, delle tifoserie viola che rifiutano i risvolti commerciali della tanto discussa tessera identificativa, obbligatoria per seguire in trasferta la squadra del cuore e per sottoscrivere l’abbonamento. Il possessore della "card" Orgoglio Viola accede automaticamente al Circuito Bonus di Intesa San Paolo che offre numerosi vantaggi anche a chi non è correntista di Banca CR Firenze o altre filiali del gruppo. La tessera funge da carta prepagata permettendo al tifoso di effettuare prelievi e versamenti a costo zero e, chiaramente, di acquistare i biglietti delle partite. Non solo, la tessera apre le porte anche ad agevolazioni sui mutui estinguendo i 400 euro di spese istruttorie, cioè i costi richiesti dalla banca per valutare la domanda di mutuo. Tutto questo si scontra con la netta posizione delle tifoserie.
Per Giampaolo Indomenico Presidente di 7 Bello, uno dei club storici della squadra gigliata, “non si può costringere i tifosi ad andare a vedere le partite tramite una banca e accostare il calcio ad un colosso finanziario”. Per il club che raccoglie 350 tifosi è improponibile “utilizzare una squadra di calcio per fare business, non è l’unica ragione ma anche per questo – prosegue il Presidente Indomenico – gli abbonamenti sono diminuiti da 23 mila a 14 mila”. Il club, fin dalla stagione 2010/2011 che ha battezzato la tessera, sta lottando con tutti i mezzi per l’abolizione della card identificativa e, allo stesso tempo, scoraggia i tifosi nell’utilizzo dei benefici.
Ma le agevolazioni sono allettanti: grazie ad un accordo fra Intesa San Paolo e numerosi partner commerciali, i tifosi che fanno acquisti con Orgoglio Viola non
solo riceveranno gli sconti previsti con accrediti diretti sulla tessera ma potranno accumulare i Punti Giglio Viola utili per ricevere premi o ulteriori sconti.
Per Walter Tanturli Presidente dell’Associazione Tifosi Fiorentina che conta 4 000 sostenitori viola “sbagliano i tifosi che usufruiscono degli sconti” per questo il club cerca di dissuadere dall’uso commerciale della tessera. Ma c’è anche chi segue un iter inverso: fa la tessera Orgoglio Viola proprio per usufruire delle agevolazioni economiche anche se allo stadio non ci ha mai messo piede. L’elevato numero di tessere rilasciate può destare qualche sospetto: dal 2010 ad oggi sono state registrate, a detta del Presidente Atf, 35 mila tessere. Un numero che diventa significativo se paragonato alla capienza della Curva Fiesole del Franchi: 12 mila posti. Basta guardare una partita della Fiorentina e la domanda sorge spontanea: dove sono questi 35 mila sostenitori?