Quindici anni fa Bruno ci lasciava e questo incolmabile vuoto dentro ognuno di noi è stato solo in parte colmato dal suo straordinario esempio, fatto di passione e attaccamento, impreziosito da un interminabile bagaglio di ricordi e di sorrisi. Racchiudere Bruno in poche righe non è difficoltoso, è impossibile! Bisognerebbe raccontare di colui che ha regalato 40 anni di vita a questa Curva; bisognerebbe raccontare di un personaggio che nella sua unicità diveniva espressione popolare di autentica teramanità; bisognerebbe raccontare di un uomo dalla geniale ironia, in grado di strappare un sorriso nelle situazioni più assurde, bisognerebbe parlare di un uomo libero da ogni schema che la società ci impone, di un uomo espressione dell’essere Ultras come nessuno in questa città. Non basteranno queste poche righe, ma non basterebbero neanche tutte quelle del mondo per descriverlo. Solo chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di capirne il reale valore umano può capire, continuando a farlo vivere in un sorriso, in una lacrima. A chi non lo ha conosciuto non resta che il dovere di onorarlo, di onorare lo spirito di questa Curva, di questo vivere ostinatamente Ultras, che Bruno ha incarnato come nessun altro mai.