NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

26 MARZO 2000

LA GENESI DELLA REPRESSIONE

NOI DA NOVE ANNI CONOSCIAMO LA VERITA'!

laboratoridirepressione

SPEZIALELIBERO

DAVIDE LIBERO











Valerio Mastrandrea su "Leggo"

 

"Che il calcio sia globalizzazione è ormai cosa nota. Lo è nei soldi che investe, nel potere che hanno le persone che ci lavorano, nelle ripercussioni che ha nella vita sociale: è specchio dei tempi. E in tempi come questi, dove il profitto conta più della media inglese, dove quotarsi in borsa ti impedisce di giocare con lo zemaniano 4-3-3 e dove al bar non si parla più del valore di un esterno sinistro ma di aggiotaggio e plusvalenze, l’idea romana di immaginare un azionariato popolare è nuovissima e antica insieme.
Nuova perché nessuno pensa realmente ai bisogni di chi fa il calcio, la gente. E se lo fa, lo fa sempre e solo in termini di merce-consumo. Antica perché è un’idea che tutela la cosa più antica del mondo, la cosa di cui è fatta la gente e che la rende unica e folle a contatto con la vita. La passione. La passione è un diritto e ha dei diritti. Questo la globalizzazione non lo sa. Non le interessa. E allora più sono le cose che non riguardano le nuove leggi di mercato e più associarsi e utilizzare la forza dei numeri, delle professioni, la forza della gente, diventa necessario. Per prendere coscienza di chi, di quanti, di quali siamo e di quanto possiamo essere forti. Per far sentire la responsabilità ai mille governi del calcio di sapere con chi devono confrontarsi. Unirsi veramente, riuscire a determinare delle cose (non acquisti ma strategie sì), a impedirne delle altre (tessera del tifoso), essere parte in causa come non lo si è mai stati è un dovere e un diritto. Lo facciamo per noi e per nessun altro. Perché la passione non costa nulla, è gratis, o si ha o non si ha. Ecco perché oggi non interessa più a nessuno".